L’appuntamento era programmato con largo anticipo e ci ha visti impegnati già dai primi giorni dell’anno. Il progetto in realtà era in pectore già all’indomani della nostra costituzione (oltre un anno prima) e gli eventi nefasti sopraggiunti (l’incendio della pineta prima ed il terremoto poi) non sono riusciti a farci desistere.
Non immaginavamo che la sistemazione e tracciatura di un sentiero impegnasse tanto tempo e tante energie: dalla rimozione degli alberi e dei massi caduti sul percorso dopo l’incendio della scorsa estate, alla messa in sicurezza dei tratti più impervi, dalla ripulitura da fronde e rovi, alla realizzazione delle aree di sosta e all’apertura di via di arrampicata, fino all’individuazione, tabellatura e segnatura dell’intero tragitto.
Il Sentiero storico dell’Antica Celano è una passeggiata all’interno del bosco di Pino Nero Austriaco, a tratti rado, altrove più fitto, in una mescolanza di profumi, suoni e colori, a pochi metri dal centro abitato ma immersi in una natura selvaggia ed inviolata. Una bacheca in legno è posizionata alla partenza, l’altra  all’arrivo con la descrizione delle caratteristiche storiche e naturalistiche dell’escursione. A qualche minuto dall’imbocco del sentiero ci si può soffermare in una prima area di sosta per ammirare e naturalmente “assaggiare” la verticalità delle parete attrezzata su cui si apre “Lo Scudo”. Si tratta, per la zona, di una delle rare occasioni in cui cimentarsi nell’arrampicata sportiva con una spaccatura naturale così profonda e prolungata.
Proseguendo lungo i dolci saliscendi del sentiero, si possono scorgere i resti delle fortificazioni murarie a protezione dell’antico incastellamento, fino a raggiungere la seconda area di sosta, su di un piccolo terrazzamento proprio in corrispondenza della biforcazione del sentiero. Da qui, sedendo e mirando l’orizzonte, si scorge tra agli alberi, la sagoma maestosa del castello trecentesco e, più a valle, l’intero abitato di Celano. Si può quindi, scegliere il sentiero di destra che ridiscende gradatamente fino alla Chiesetta alpina, oppure prendere a sinistra ed  affrontare la salita che porta ai resti della Torre sommitale.  Qui il percorso si fa via via più ripido, con una serie di stretti tornanti che ben presto ci presentano alla vista l’ampia pianura del Fucino incastonata dai piccoli Comuni marsicani ed incoronata dalle cime levigate del Medio Appennino Abruzzese. Fra tutte, la Serra (M.Tino 1923 mt), la più vicina, che svetta alla spalle minacciosa e protettiva al contempo.
Qui dove un tempo si ergeva la torre del castello recinto, sorge ora una croce in ferro eretta dai Celanesi all’inizio del secolo a memoria dell’antico splendore. Si continua salendo brevemente prima di riprendere il comodo sentiero che zig-zagagando conduce, sempre attraverso la pineta, alla chiesetta degli alpini. L’itinerario semplice ma mai noioso è ben segnalato dalla vernice bianco-rossa oltre che da tabelle in legno incise a mano da un socio artigiano. Quasi ad evocare il cammino mistico di Santiago di Compostela, di tanto in tanto si trovano sulla roccia, mattonelle in terracotta raffiguranti S. Giorgio sul cavallo bianco, armato di lancia, nell’atto di ferire il dragone. La pittura, realizzata a mano da un’artista locale, è la copia stilizzata dell’affresco rupestre presente su una roccia del contiguo Monte S.Vittorino, affresco ealizzato intorno all’anno 1.000 da monaci benedettini abitanti dell’antico monastero che sorgeva poco lontano.
La giornata nazionale dei sentieri Cai, ci ha fornito l’occasione per inaugurare l’affascinante itinerario, ed in un certo senso, per presentare alla comunità la nostra sottosezione ed il frutto del suo duro lavoro. Ci si attendeva la partecipazione numerosa di amici e sostenitori, ma non ci aspettavamo una risposta così generosa: circa 200 appassionati hanno trascorso insieme a noi una entusiasmante giornata. Hanno risposto all’invito le sezioni Cai di Chieti, Castel Gandolfo, Carsoli e l’Aquila; i rappresentanti dei Comuni di Celano, Ovindoli e Fossa; il Parco Regionale Sirente-Velino (nella persona del Presidente); la Santa sede con il suo delegato Padre F. Madeiro che ha celebrato la messa. Alla fine, come nelle migliori tradizioni montanare, tutto si è concluso con il pranzo a base di amatriciana e salsicce, accompagnato dal sempre abbondante moltepulciano d’abruzzo, al suono di “I can’t get no satisfaction” e altre melodie rocciose della nostra “blues Cai band”. L’appuntamento è al prossimo anno con il primo anniversario del sentiero storico dell’Antica Celano, mentre è già in progetto, come proseguimento di questa, l’apertura di una nuova via escursionistica, alla scoperta della bellezza delle nostre montagne e delle genti che le hanno abitate.