Biblioteca e Museo di Santa Maria Valleverde

( Tra i libri antichi anche “La vita di S. Francesco d’Assisi” di Candide Chalippe )

Fin dalle origini il convento di Santa Maria Valleverde fu dotato di una discreta biblioteca necessaria sia allo studio, sia per la predicazione, sia per l’insegnamento, meritando nel 1846 l’istituzione di uno “Studio Generale” di prima classe, con la presenza di studenti anche di altre regioni.

Da un inventario del 1600 la biblioteca risultava fornita di 160 volumi (Cod. Vat. 11268), di cui 53 ad “usum commune” e 107 “ad usum fratrum”. Nel ‘700, a detta del Corsignani, vi era “una mediocre Libreria accresciuta nel 1702 da P. Cesareo di Celano, che fu Provinciale (RM 1, 597)”. Successivamente, entrò in essa la “collezione Pietro Antonio Corsignani”, donata dagli ultimi credi. Al momento della soppressione degli Ordini Religiosi del 1811, la biblioteca contava 357 titoli.

( “Herbario Nuovo” con immagini di piante e seguite dalle descrizioni di Castore Durante )

( “Historia Marsorum” di Muzio Febonio, scritta in latino e pubblicata nel 1678 )

( Lettera autografa di Alessandro Manzoni del 1863 )

Nel 1982, preceduto dall’opera di P. Anacleto Marulli, diviene direttore P. Osvaldo Lemme, che con la preziosa collaborazione di Liborio Merolli ha avviato la biblioteca ad un notevole incremento, sia con l’acquisto di volumi, sia con donazioni di privati: Marchese Giulio Dragonetti, Giuseppe Capograssi, professore di Diritto e Giudice della Corte Costituzionale; Ettore Petrolini, attore; Alba de Cespedes, scrittrice; Marcello Glubich, insegnante; P. Casimiro Centi, francescano; P. Corrado Signore, francescano.

La biblioteca “S. Maria Valleverde”, con l’annesso archivio, costituisce, oggi, una realtà importante. Sistemata in locali del piano superiore del convento, è ricca di 100.000 titoli, di alcuni volumi preziosi e rari e di numerosi autografi di personaggi illustri: Manzoni, Tolstoj, Hugo, Carducci (poesia inedíta?), Donizettí, Mascagni, Papini, Silone, ecc. Quest’ultima è apposta in un biglietto di ringraziamento a P. Corrado Signore a cui si era rivolto per studi preparatori bibliografici, per la composizione di L’avventura d’un povero cristiano (1968).

( Molti titoli tra cui preziosi tomi e volumi d’epoca )

( Ricco di opere d’arte e opere sacre )

La biblioteca è dotata di schedario generale e di sale per lettura e conferenze, ed è molto frequentata da studiosi, ricercatori e studenti, anche di Università di altre Regioni. Per l’ordinamento e la schedatura (metodo Dewey), ha usufruito del contributo finanziario dell’Amministrazione Provinciale dell’Aquila, e di una speciale “cooperativa” seguita nel lavoro dal bibliotecario provinciale Dr. Walter Capezzali e dai suoi collaboratori.

Oggi è in attività ed è accessibile per la presenza di unità lavorative, anche volontarie. In alcune sale attigue è ospitata, in affido, la biblioteca comunale “0. Ranalletta”.  Il convento conserva anche una raccolta di oggetti artistici: paramenti liturgici,( sec. XVI-XIX), una Croce processionale (sec. XVI); un calice con scritta S. Maria Valle Verde Celano 1644, un ostensorio d’argento con scritta “A Gesù” – Re della Pace – il popolo di Celano 1918. P.E.C.; una deposizione della Croce in bronzo, di Carlo Canestrari, 1957; ecc.

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